L’ozono divenne noto al grande pubblico a partire dagli anni ’80, quando si incominciò a parlare del “ buco dell’ozono” negli strati dell’atmosfera.
In quella circostanza , l’opinione pubblica scoprì che l’ozono era un elemento essenziale per la vita poichè ci protegge dalle radiazioni ultraviolette del sole, creando le condizioni per la sopravvivenza della nostra specie.
Oggi, grande alle moderne risorse della tecnologia sappiamo che l’ozono possiede proprietà protettive anche nella vita quotidiana e nella gestione della salute.
Si diffonde sempre più infatti , l’uso dell’ozono per fini e per altri ambiti applicativi.
L’ozono è un gas instabile che si forma nell’atmosfera grazie a scariche elettriche che modificano la stabile struttura molecolare dell’ossigeno (O2), trasformandolo in O3. Ha un colore lievemente blu e un odore pungente. In natura esso viene liberato dall’energia prodotta dai fulmini per esempio, in laboratorio, da sofisticati apparecchi medicali chiamati ozonizzatori.
Una molecola di ozono è quindi formata da tre atomi di ossigeno ed è instabile: uno dei tre atomi tende infatti a separarsi per unirsi ad altre strutture molecolari, facendo ritornare la molecola di ossigeno (O2) alla sua forma stabile. Ma è proprio da questa instabilità che derivano le sue proprietà benefiche.
L’ozono è il più efficace disinfettante esistente in natura ( 120 volte più potente del Cloro) e questo lo rende un valido strumento nella cura di molte patologie , l’ozonoterapia, nonché in numerosi altri ambiti applicativi, che vanno dalla agricoltura alla veterinaria, ala disinfezione di ambienti e dell’acqua. Una risorsa priva di effetti collaterali, che può in molti casi potenziare l’azione dei farmaci, rafforzando le capacità di difesa dell’organismo e migliorando le performances organiche, grazie all’elevato apporto di ossigeno.
Sulla Terra, niente distrugge batteri e virus meglio dell’ozono. Può essere usato inoltre per eliminare, funghi, muffe, pesticidi, metalli pesanti, nitrati, nitriti e altre sostanze potenzialmente dannose. Grazie alla sua capacità di ossidazione, uccide i batteri attaccando la struttura molecolare delle loro membrane protettive e alterandone gli enzimi interni. Modificando la composizione molecolare di muffe, funghi e alghe, riesce ad annientarli. L’ozono è inoltre in grado di penetrare nelle strutture interne dei virus, danneggiando gli acidi nucleici virali e impedendo così la loro replicazione.
Non esiste quindi batterio, virus o fungo che possa resistere a una corretta dose di ozono, somministrata nei tempi giusti. Inoltre, normalizza e riequilibra il sistema immunitario, intervenendo contro le immunodeficienze e contro le risposte in eccesso come, per esempio, nel caso delle allergie. Senza dimenticare le sue proprietà antidolorifiche e antinfiammatorie, e la capacità di migliorare il metabolismo cellulare. Nelle zone del corpo dove viene somministrato, l’ozono migliora la circolazione sanguigna, soprattutto il microcircolo dei capillari, scioglie i grassi corporei (molto efficace contro cellulite e adiposità localizzate) e agisce contro i muscoli tesi e contratti.
L’ossigeno-ozono terapia può anche essere un valido rimedio al problema sempre maggiore della resistenza dei batteri agli antibiotici. Un fenomeno alimentato dall’abuso o dall’uso scorretto di farmaci che stimolano nei batteri la capacità di resistere alla loro azione. L’ozono è in grado di annientare anche quei ceppi batterici contro cui si dimostrano inefficaci anche gli antibiotici più potenti in circolazione.
L’ozono può essere somministrato in diversi modi, tutti certificati da protocolli medico scientifici autorizzati dalla Sioot e approvati dal Ministero della Salute:
- Grande autoemoinfusione: si prelevano 100 o 200 cc di sangue da una vena del braccio del paziente. Il sangue finisce in una sacca certificata. Senza staccare dal paziente l’ago del prelievo, un apposito dispositivo inserisce una miscela gassosa di ossigeno e ozono nella sacca e la mescola con il sangue prelevato. Il laccio emostatico viene quindi tolto dal braccio del paziente, la sacca viene sollevata e il sangue riaffluisce nell’organismo del paziente, portando con sé l’ozono e tutti i suoi effetti benefici.
- Piccola autoemoinfusione: il principio è lo stesso della grande autoemoinfusione, con la differenza che nella piccola autoemoinfusione sono prelevati pochi cc. di sangue dal paziente, arricchiti con la miscela gassosa di ossigeno e ozono e reiniettati con una siringa per via intramuscolare anziché per via endovenosa.
- Iniezioni di ossigeno-ozono sottocutanee, intramuscolari e intrarticolari: la miscela di ossigeno-ozono viene iniettata in diverse quantità, in diversi modi e in diverse zone del corpo, in base alla patologia da curare.
- Insufflazioni di ossigeno-ozono rettali, anali, vaginali, uterine e uretrali: la miscela di ossigeno e ozono viene introdotta nelle rispettive zone attraverso dei piccoli cateteri. L’ozono entra così in contatto diretto con tessuti soggetti a infezioni, infiammazioni, irritazioni, dolori o altre condizioni di disagio.
- Via topica: si applica su mani, braccia, piedi e gambe. La zona interessata viene avvolta in un sacchetto isolante di materiale plastico in cui viene fatto affluire l’ozono.
- Idropinica: il paziente beve regolarmente acqua ozonizzata e il suo organismo può così godere dei benefici globali dell’ozono.
La validità dei metodi di somministrazione dell’ozono e dell’ossigeno-ozono terapia come strumento di cura di numerose patologie è confermata da una bibliografia di oltre 1800 lavori pubblicati dal 1995 a oggi su www.pudmed.com, una sorta di enciclopedia online che riporta tutti i lavori scientifici pubblicati sulle più importanti riviste mediche.
Indicazioni terapeutiche primarie dell’ossigeno-ozonoterapia
- Acne ed imperfezioni cutanee
- Adiuvante nella chemio e radioterapia
- Arteriopatie periferiche
- Artrosi
- Cardiopatia ischemica
- Cefalee vascolari e tensive
- cellulite
- Colonpatie
- Demenza senile
- diabete
- Dolore cervicale e lombare
- eczemi
- epatopatie
- Ernie del disco
- Esiti TIA – ictus cerebri ischemici
- Fibromialgia
- Gonartrosi – coxartrosi
- Herpes simplex e zoster
- Infezioni antibioticoresistenti
- Insufficienza venosa
- Ipertrofia prostatica
- Lombosciatalgia
- Maculopatia retinica degenerativa
- Malattie neurovascolari
- Morbo di Crohn e RCUE
- Morbo di Parkinson
- Patologie della spalla
- Processi infiammatori
- Recupero postinfarto
- Reumatismo articolare
- Sindrome da affaticamento cronico
- Sclerosi multipla
- Ulcere arti inferiori
- Ulcera gastrica